Accesso ai servizi

Benvenuti a Bedero Valcuvia!



Benvenuti a Bedero Valcuvia!


Comune montano in provincia di Varese con circa seicentottanta abitanti. Bedero Valcuvia è situato su un colle, tra la Valcùvia e la Valganna e dista pochi chilometri dalla città di Varese.

Il nome Bedero Valcuvia sembra derivare da bedrum o bedre indicante un'attinenza con la betulla, pianta forse molto diffusa in passato. Da considerare anche la radice celto-germanica by-dro cioè "villaggio su un pendio vallivo".


I dintorni del paese suscitarono in passato, attorno al XIX Secolo, ma forse ancora oggi, l'interesse dei geologi poiché presentavano al di sotto del paese un bellissimo esempio di roccia arrotondata, dette "moutonnée", e di morene insinuate. Secondo gli studi dell'epoca quei cumuli di roccia rossiccia arrotondati e brulli, che formano la montagna detta Monte Scerrè ed in parte il Monte Martica sono di origine vulcanica, si ipotizza infatti che un cratere vulcanico fosse esistito nelle vicinanze durante l'epoca glaciale. Anche certi sassi rossigni che si trovano sul territorio di Bedero hanno singolari e curiose proprietà magnetiche.


Il "percorso 16", parte del Parco Campo dei Fiori nel quale Bedero è ricompreso, porta al Monte Martica. In vetta vi sono i resti di due appostamenti d'artiglieria della Frontiera Nord, costruiti poco prima della prima guerra mondiale per fronteggiare un possibile attacco da parte di tedeschi o francesi, attraverso la neutrale Svizzera, se non addirittura un attacco degli stessi svizzeri. Continuando sul percorso 16 si può raggiungere Brinzio, oppure immettendosi nel percorso 15, si può raggiungere la Val Ganna.


Il "sentiero della Linea Cadorna", che si svolge tra i manufatti della Frontiere Nord, si trova subito fuori Bedero per la strada che porta a Cunardo, seguendolo vi si trovano le trincee, altri residui della Frontiera Nord che però sono al di fuori del Parco Campo dei Fiori. Altre tracce della Frontiera Nord si trovano sul Monte Scerrè, ma sono ormai nascoste dalla vegetazione che ne rende difficile l'individuazione.


Il centro del paese, rivela uno spiccato impianto medievale ed è caratterizzato da una serie di strade molto strette (dette i b?cc) e case in sasso, molto attaccate tra loro in parte ristrutturate, a cui si aggiungono qualche arco in pietra di epoca successiva al XIII E XIV secolo.


In passato a Bedero venivano prodotti segala, frutta, verdure varie, funghi, castagne, pascoli e allevamento.


Il 4 novembre 1809 Bedero venne unito al comune di Cuvio mentre il 30 luglio 1812 fu aggregato al comune di Rancio, riacquistando la propria autonomia amministrativa con il Regno Lombardo Veneto, dal 12 febbraio 1816 e solo dopo il 1859 assume l'attuale denominazione di Bedero Valcuvia.