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IL COMUNE IN BREVE

Dati statistici del Comune
ORIGINI DEL NOMEIl nome Bedero Valcuvia sembra derivare da bedrum o bedre indicante un'attinenza con la Betulla, pianta forse molto diffusa in passato. Da considerare anche la radice celto-germanica by-dro cioè "villaggio su un pendio vallivo".

POSIZIONESituato al confine tra la Valcuvia e all'inizio della Valle del Pralugano ai piedi del Monte Scereè, viene denominato "Il Balcone della Valcuvia" in quanto si ha un notevole panorama sull'intera vallata sottostante.
Bedero Valcuvia fa parte della Comunità Montana del Piambello, ma a livello geografico, per storia e anche tradizioni generalmente viene inglobato dentro tutto il verde quadro della Valcuvia oggi denominata Valli del Verbano.


CURIOSITA'I dintorni del paese suscitarono in passato, attorno al XIX Secolo, ma forse ancora oggi, l'interesse dei geologi poiché presentavano al di sotto del paese un bellissimo esempio di roccia arrotondata, dette "moutonnée", e di morene insinuate. Secondo gli studi dell'epoca quei cumuli di roccia rossiccia arrotondati e brulli, che formano la montagna detta Monte Scereè ed in parte il Monte Martica, sono di origine vulcanica, si ipotizza infatti che un cratere vulcanico fosse esistito nelle vicinanze durante l'epoca glaciale.

CARATTERISTICHEIl centro del paese, rivela uno spiccato impianto medievale ed è caratterizzato da una serie di strade molto strette (dette i b?cc) e case in sasso, molto attaccate tra loro in parte ristrutturate, a cui si aggiungono qualche arco in pietra di epoca successiva al XIII e XIV Secolo.

IL COMUNE DI BEDEROIl 4 novembre 1809 Bedero venne unito al comune di Cuvio mentre il 30 luglio 1812 fu aggregato al comune di Rancio, riacquistando la propria autonomia amministrativa con il Regno Lombardo Veneto dal 12 febbraio 1816 e solo dopo il 1859 assume l'attuale denominazione di Bedero Valcuvia.

PERCORSO 16Il "percorso 16", parte del Parco Regionale Campo dei Fiori nel quale Bedero Valcuvia è ricompreso, porta al Monte Martica. In vetta vi sono i resti di due appostamenti d'artiglieria della Frontiera Nord, costruiti poco prima della prima guerra mondiale per fronteggiare un possibile attacco da parte di tedeschi o francesi, attraverso la neutrale Svizzera, se non addirittura un attacco degli stessi svizzeri. Continuando sul percorso 16 si può raggiungere il Comune di Brinzio, oppure immettendosi nel percorso 15, si può raggiungere la Valganna.

LINEA CADORNAIl "sentiero della Linea Cadorna", che si svolge tra i manufatti della Frontiera Nord, si trova subito fuori Bedero Valcuvia, per la strada che porta al Comune di Cunardo, seguendolo vi si trovano le trincee, altri residui della Frontiera Nord che però sono al di fuori del Parco Campo dei Fiori. Altre tracce si trovano sul Monte Scereè, ma, sono ormai nascoste dalla vegetazione che ne rende difficile l'individuazione.

VIE - STRADE - PIAZZELocalita' CARBORA -
Localita' PIANCORA -
Localita' RONCHI -
Localita' TARABARA -
Piazza ELIA MARTINOLI -
Via O. BORSOTTI -
Via PARROCCHIALE -
Via VALLEGGIA -
Via XX SETTEMBRE -
Vicolo BORDONETTI -
Vicolo VANINI -
Piazza MARINO BORSOTTI -
Piazza VITTORIO VENETO -
Via CAMPARONCINO -
Via CUNARDO -
Via DEL CARRELLO -
Via DELLA GISORA -
Via G. MARCONI -
Via G. MATTEOTTI -
Via G. ZAMARONI -
Via GANNA -
Via M. BORSOTTI -
Via MASCIAGO PRIMO -
Via MILANO -
Via MILANO/LOC. FORNACE -
Via MONDONICO